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al testo di Carlo Tontini
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Loro veramente guadagnano il tempo, loro, cara mia, non sono come noi. Noi siamo vittime di mille illusioni, alla caccia spieata di qualcosa che, andate via le ragioni di ogni paura e aguzzata la vista al maggiore livello, resti immobile e non muoia mai più. Non come noi, adusi a morire miriadi di volte per non imparare mai niente, ma come quelle vette luminosissime e belle di montagne raminghe nell'altezza, brulle e ripidissime escrescenze di forza. Qua è tutto più in penombra e più fragile che lassù, al primo uncino ci si scuce l'io. Portalo spesso a ricucire dalla sarta e resta zitta accanto a lei mentre lavora. Fissale le mani incomprensibili e sta zitta mentre ti fa l'orlo preciso tutto intorno all'anima.
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